lunedì 30 marzo 2020

Dottor Jekill e gentile signora (1979)

di Steno





Regia: Steno. Soggetto: Robert Louis Stevenson (Lo strano caso del dottor Jekill e Mister Hyde), Castellano & Pipolo (idea parodistica). Sceneggiatura: Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Gianni Manganelli, Steno. Fotografia: Ennio Guarnieri, Sergio Salvati. Montaggio: Raimondo Crociani. Musiche: Armando Trovajoli. Scenografia: Luciano Sapdoni. Costumi: Marisa Crimi, Elisabetta Poccioni. Genere: Commedia fantastica. Durata: 107’. Produzione: Medusa Distribuzione, Dania Film. Distribuzione: Medusa Distribuzione. Interpreti: Paolo Villaggio (Henry Jekill/Edward Hyde), Edwige Fenech (Barbara Wimply), Gianrico Tedeschi (Jeeves), Gordon Mitchell (Pretorius), Walter Wright Williams (capo della Pantac), Paolo Paoloni (direttore stabilimento), Guerrino Crivello (studente), Eolo Capritti (scagnozzo di Pretorius), Paola Arduini (Agatha Thompson), Francesco Anniballi (scagnozzo di Pretorius), Geoffrey Copleston (membro del consiglio).


Nel 1978 Steno scopre la bellezza prorompente di Edwige Fenech, che nel 1976 aveva interpretato il discusso Cattivi pensieri per la regia di Ugo Tognazzi. Alla fine degli anni Settanta la carriera della bella franco-algerina subisce una brusca sterzata: non più commedia sexy convenzionale ma vera commedia (erotica, fantastica, sofisticata, all’italiana …) firmata da autori interessanti. La Fenech si spoglia sempre meno e prende parte a produzioni che comprendono attori e registi come Steno, Pasquale Festa Campanile, Dino Risi, Alberto Sordi e Bruno Corbucci. Amori miei (1978) è il primo incontro tra Steno e la Fenech, chiamata a interpretare un ruolo sexy in una commedia d’autore che la vede recitare insieme a Monica Vitti, Johnny Dorelli ed Enrico Maria Salerno. 


Dottor Jekill e gentile signora (1979) è il secondo incontro tra Steno e la Fenech per una commedia fantastica ricca di comicità slap - stick e citazioni letterarie che vede protagonista Paolo Villaggio in una variante bipolare del personaggio fantozziano. Una vera e propria parodia del racconto di Stevenson, classica idea di Castellano e Pipolo, sceneggiata da Steno, Benvenuti, De Bernardi e Manganelli, con trasformazione al contrario - da cattivo a buono - grazie al filtro che dissocia la personalità, conservato in uno scantinato dal vero Mister  Hyde. Il film - se non fosse per poche parti erotiche - sarebbe quasi una commedia fantastica per ragazzi, salvata dalla recitazione di Villaggio e da una Fenech inedita (doppiata da Vittoria Febbi), in un duplice ruolo, non soltanto sexy. 


Marco Giusti sostiene che il film è talmente brutto da superare ogni limite del possibile, quindi è quasi un cult. Il ragionamento è singolare ma non fa una grinza se accettiamo la concezione di cult al negativo. Ricordiamo come esempio di trash le musiche di Armando Trovajoli, che firma la canzonetta Mr. Jekill & Mr. Hyde cantata da un ignoto Mr. Hyde. Il massimo del trash si raggiunge nel finale, quando il dottor Jekill diventato il buonissimo Hyde e, in collaborazione con l’angelica segretaria, diffonde il siero della bontà. Gli operai della fabbrica che produce il siero, ormai angelici, cantano: “Siamo tutti bon/ lavoriamo al progetton” e ancora “Il lavoro nobilita l’uomo”. 


Quando tutti gli uomini del mondo sono diventati angelici vediamo gli scioperi al contrario con gli operai che gridano: “Padroni … padroni … siete troppo buoni!” ed esigono settimana lunga, niente ferie e salari ridotti. Un finale pessimistico, perché i padroni - che si proteggono dagli effetti del siero - non si fanno certo spaventare da un mondo di troppo buoni. Villaggio e Fenech vengono impiegati come giornalisti televisivi dove leggono un telegiornale privo di notizie ma ricco di pubblicità alla sola multinazionale che governa il mondo. 


Non molte le parti sexy, in compenso la Fenech è in gran forma come attrice comica: cambia atteggiamento ed espressione passando da perfida segretaria ad angelica assistente. Paolo Villaggio tenta di andare a letto con lei nei panni del cattivissimo Jekill ma non ci pensa neppure quando si trasforma nel buonissimo Hyde. Gianrico Tedeschi è molto bravo nei panni di un convenzionale maggiordomo inglese, che si chiama Jeeves proprio come il protagonista di una popolare serie comica inglese scritta da P.G. Wodehouse. Gordon Mitchell  (alias Charles Allen Pendleton) è lo scagnozzo Pretorius, un ruolo che si addice alle fattezze da duro dell’attore nordamericano. Il film è girato a Londra, con grande dispendio economico e di energie, molte sequenze sono riprese sul Tamigi, vediamo Buckingham Palace e il Palazzo Reale, il Big Ben e il centro cittadino. Titolo originale: Il dottor Jekill Junior.

Una sequenza del film - la lezione agli studenti


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