di Ted
Nicolaou
Regia: Ted Nicolaou. Soggetto e Sceneggiatura. Ted
Nicolaou. Fotografia: Adolfo Bartoli. Musica: Tim Isle, Richard Kosinski.
EffettiB Speciali: Mark Rappaport Creature FX. Montaggio: Gregory Sanders. Produzione:
USA/Romania. Durata. 92’.
Costumi: Oana Paunescu. Produzione: Full Mooon Entertainment.Interpreti: David
Gunn, Kirsten Cerre, Starr Andreeff, Hinka Goya, Mihai Dinvale, Dan Condurache,
Mihai Niculescu, Rodica Lupui, Floriela Grappini.
Ted Nicolaou viene definito da Antonio Tentori “lo
specialista del cinema di vampiri”, ricordato per aver diretto Terror Vision, Vampiri, Radu il principe delle tenebre, Puppet Master vs. Demonic Toys. Confesso che prima d’imbattermi in questa
interessante produzione Raro Video non ne sospettavo neppure l’esistenza. A
questo servono le etichette indipendenti e le piccole produzioni, che riescono
a diffondere anche il modesto artigianato di un Bruno Mattei rumeno
specializzato in vampiri.
La trama di Vampire
Journals (Il diario del vampiro) non
è la cosa più importante, quindi ci limitiamo a riportare la sinossi che
trovate sul prezioso dvd Raro Video, commentato proprio da Antonio Tentori.
“Zachery per metà vampiro e per metà uomo, vuole vendicare la morte della sua
amata. Armato di spada e del suo odio per i vampiri, dedica la sua esistenza
allo sterminio dei succhiasangue
finché, giunto in Romania, dovrà scontrarsi con Dimitri, il potente maestro
vampiro. Batterlo però non sarà impresa facile”. Come dire che Twilight (2008) di Catherine
Hardwicke, basato sul romanzo pubblicato da Stephenie Meyer nel 2006,
non ha inventato niente.
Vampire Journals
presenta in maniera suggestiva vampiri giovani e innamorati, romantici e
decadenti, proprio come li dipinge Anne Rice (Intervista col vampiro, 1976, ma anche La regina del dannati, 1998). L’ambientazione in una spettrale
Europa dell’Est è perfetta, tra cattedrali gotiche, cancellate in ferro battuto
e palazzi regali, notti nebbiose, cimiteri innevati, statue di angeli con la
spada, giornate illuminate da un sole pallido e personaggi che si muovono nelle
tenebre. Il film comincia molto bene, procede con il meccanismo della voce
fuori campo che racconta le vicissitudini di Zachary, vampiro suo malgrado,
innamorato di Silvia, che viene catturata da un temibile maestro vampiro di
nome Ash.
La lotta per liberare la bella pianista di musica classica sarà lunga
e cruenta, ma il vendicatore solitario non potrà evitare che la ragazza venga trasformata
in vampira. La pellicola comincia con un’aggressione vampirica e un eccesso splatter a base di morsi alla giugulare
e teste tagliate. Il clima è perverso e decadente. La recitazione teatrale e
impostata. La fotografia nebbiosa e color pastello. Molte passeggiate, tanta
musica sinfonica, troppa verbosità, ci fanno entrare in un clima da opera
vampirica lenta e suadente. L’orrore è esibito a piene mani con scene
grandguignolesche ed effettacci in
salsa splatter e gore. Il ritmo è blando, intorpidisce i sensi del povero spettatore
costretto a seguire un prodotto girato in video che ricorda i peggiori film di
Bruno Mattei.
La sceneggiatura è prevedibile, i dialoghi irritanti,
didascalici, improbabili. La lotta tra vampiri buoni e cattivi lascia il tempo
che trova, la storia è poco interessante, procede stancamente su ritmi di una
tragedia romantica. Cosa resta da salvare in questo modesto prodotto rumeno? La
fotografia, la colonna sonora cupa e suadente, gli effetti speciali, il clima
torbido e inquietante, il malsano erotismo. Abbastanza per giustificare la visione,
ma solo per un vero appassionato di horror.
La rassegna critica si limita ad Antonio
Tentori: “Vampire Journals si avvale di una morbosa sensualità e di un orrore
raffinato, dove i vampiri sono esteti e sanguinari, e la vampirizzazione è
esplicitamente visualizzata come un estremo amplesso. Da notare, inoltre,
l’ambigua e inquietante serie di rapporti che lega tra di loro i vampiri, così
come i malsani rapporti che s’intrecciano tra i vampiri e i complici mortali di
cui si servono”.
Non sono molti i critici che hanno scritto su Ted Nicolaou,
anche se - dal 1991 al 1992 - ha girato tre serie di film televisivi con
protagonista Lucky Lucke. Tutto il resto sono vampiri decadenti e - come in
questo caso - anche parecchia noia, per dirla con il vecchio Califano.
Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi
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