di James Wan
Non
è facile trovare un horror originale di questi tempi, anche perché nel campo
della narrativa e cinematografia dell’orrore è stato già detto tutto, ma a
volte basta raccontare identiche storie con stile diverso, adattare situazioni al
mutare dei tempi. Il malese (naturalizzato australiano) James Wan - autore di saghe
di successo come Saw, Insidious, The Conjuring, Aquaman …
- gira una storia inquietante scritta con Akela Cooper (sceneggiatrice) e
Ingrid Bisu, un horror psicologico e soprannaturale, molto violento, che si
merita il divieto ai minori di anni 14. Il Covid limita le potenzialità di
visione nei cinema, ma il film (uscito in ritardo) in compenso viene passato su
diverse piattaforme; noi l’abbiamo visto in Prima Tv su Rai 4, il canale
digitale Rai dedicato a horror e thriller. La storia narra una simbiosi
assassina tra due gemelli siamesi (Madison e Gabriel) uniti in uno stesso corpo
e l’improvviso risveglio dell’entità maschile racchiusa nel cranio della ragazza,
dopo un’operazione non del tutto riuscita. Per anni si era creduto che Gabriel
fosse l’amico immaginario di Annabelle e che la ragazza soffrisse di disturbi
psichici, invece si trattava del gemello infernale, che chiedeva vendetta verso la madre,
colpevole di averlo abbandonato. Non possiamo raccontare altre per non rovinare
il gusto di vedere un film che gode di buoni effetti speciali e che - come ai
tempi dello splatter - è un trionfo
di sangue e omicidi, compiuti grazie a un pugnale dalla lama affilata.
Fotografia scura, cupa e angosciosa, come merita il tema della pellicola,
musica inquietante, montaggio sincopato, da thriller orrorifico che non concede
scampo, con sequenze ad alta tensione. Ottime le parti oniriche, quando
Annabelle pare sospesa in un mondo irreale, perché il gemello infernale la
obbliga a colpire servendosi di un corpo in comune. Azzeccato l’uso del
flashback e della dissolvenza, così come il regista non rinuncia al piacere di
narrare una storia, costruendo una sceneggiatura degna di questo nome all’interno
di una cornice horror. Una tantum non solo effetti speciali e una catena di
omicidi fine a se stessa, tutto è legato dal collante solido dell’amore
fraterno e filiale, dalla tragedia di dover combattere contro noi stessi, in
questo caso il peggior nemico. Da vedere, se amate il genere. Reperibile su
RaiPlay.
Regia: James Wan. Soggetto: James Wan,
Ingrid Bisu, Akela Cooper. Sceneggiatura: Akela Cooper. Fotografia: Michael
Burgess. Montaggio: Kirk Mori. Musiche: Joseph Bishara. Scenografia: Desma
Murphy. Costumi: Lisa Norcia. Produttori: Michael Clear, James Wan. Produttori
Esecutivi: Ingrid Bisu, Han Lei, Peter Luo, Eric Mc Leod, Judson Scott. Case di Produzione: Atomic Monster, Boom
Entertainment, Boom Studios. Interpreti: Annabelle Wallis (Madison Mitchell),
George Young (Kekoa Shaw), Jacqueline McKenzie (Florence Weaver), Ray Chase
(Gabriel, voce), Maddie Hasson (Sydney Lake), Michole BrianaWhite (Regina
Moss), Jake Abel (Derek Mitchell).
Insomma, non mi è dispiaciuto, però anche meglio poteva venire.
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