Regia: Neri Parenti. Soggetto e Sceneggiatura: Carlo Vanzina, Enrico Vanzina, Neri Parenti. Fotografia: Gino Sgreva. Montaggio: Luca Montanari. Costumi: Alfonsina Lettieri. Produzione: Maria Grazia Cucinotta, Giovanna Emidi, Silvia Natili. Case di Produzione: Italian Dream Factory, International Video 80. Distribuzione: Keyfilms. Interpreti: Massimo Boldi, Gigi Proietti, Vincenzo Salemme, Ricky Memphis, Denise Tantucci, Vanessa Hessler, Amedeo Grieco, Pio D'Antoni, Angelo Pintus, Mariana Rodriguez, Rodolfo Laganà, Gianni Franco, Luis Molteni, Cecilia D'Amico, Valeria Graci, Pierluigi Misasi, Andrea Buscemi, Paolo Fox.
Ma tu di che segno 6? è un cinepanettone
2014 che imperversa sul circuito Sky per allietare (si fa per dire) il Natale
televisivo degli italiani. Molti talenti sprecati per un film inutile e del
tutto privo di idee, anche se la sceneggiatura porta la firma dei fratelli
Vanzina e del regista Parenti. Un terzetto specialista in commedia all'italiana
che questa volta non centra l'obiettivo ma imbastisce la fiera del luogo
comune, del prevedibile e del già visto sul tema degli oroscopi. Cinque storie
senza punti di contatto, vecchia regola vanziniana
del film a episodi mascherato: Boldi è un imprenditore ipocondriaco, Salemme un
maggiore dei carabinieri geloso patologico della figlia, Memphis un commesso
perseguitato dalle donne ariete, Proietti un avvocato smemorato e i terribili
Pio e Amedeo conquistatori mancati di una venezuelana. Vanessa Hessler è una
bella presenza vanziniana, nel senso
che proviene da vecchie idee dei loro film anni Ottanta, ma nel 2014 non basta
inserire una bellona inespressiva per portare la gente al cinema. Interpreta la
conquista mancata di Ricky Memphis, che si deve accontentare di una notte
d'amore con una brutta collega, figlia del principale, futura moglie in un
matrimonio riparatore dal sapore d'altri tempi. Tutto molto brutto, ai limiti
dell'irritante, soprattutto la fastidiosa pubblicità Euronics, davvero
invasiva, ma efficace in periodo natalizio. Persino Proietti e Salemme - attori
straordinari - risultano sprecati e impacciati in due gag scontate, ripetitive
e fondamentalmente insipide. Spalla di Salemme è un inguardabile Pintus, idoneo
solo a Zelig come imitatore televisivo. Boldi è alla frutta, la storia
dell'imprenditore ipocondriaco che picchia il cardinale e finisce in galera è
così sciocca da risultare fastidiosa. La comicità pugliese di Pio e Amedeo è
fuori dalle nostre corde, forse troppo giovanilistica per interessarci, ma chi
delude sono soprattutto i Vanzina, mai così a corto d'idee, per il soggetto di
un cinepanettone che non viene
premiato (fortunatamente) neppure dal pubblico. Evitatelo, se potete.
Puoi leggere rubrica cinema che curo per Futuro Europa: http://www.futuro-europa.it/category/cultura
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