sabato 23 giugno 2012

Letti sbagliati (1965)

di Steno


Regia: Steno. Soggetto e Sceneggiatura: Sandro Continenza. Montaggio: Giuliana Attenni. Fotografia: Clemente Santoni. Musiche: Carlo Rustichelli. Aiuto Regista: Mariano Laurenti. Produzione: Adelphia Compagnia Cinematografica. Distribuzione: Panta Cinematografica. Teatri di Posa: Titanus - Appia (Roma). Interpreti: Ingeborg Schoener, Lando Bizzanca, Aldo Giuffrè (Il complicato); Raimondo Vianello, Margaret Lee, Fulvia Franco (00 - Sexy missione Bionda Platino); Carlo Giuffrè, Beba Loncar, Carlo Puglisi (Quel porco di Maurizio); Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Olimpia Cavalli (La seconda moglie). Altri interpreti: Tecla Scarano, Aldo Bonucci, Enzo Turco, Pietro Tordi, Piero Gerlini, Piero Morgia, Enzo Filippi, Renato Terra Caizzi, Antonio La Raina. 


Letti sbagliati rappresenta il secondo incontro tra Steno e la coppia comica siciliana, dopo Un mostro e mezzo (1964). Franco Franchi e Ciccio Ingrassia sono protagonisti dell’ultimo segmento di una commedia all’italiana in quattro episodi che anticipa tematiche care alla commedia sexy. Si tratta di quattro storie erotiche, vietate ai minori di anni diciotto da una censura feroce, ambientate in treno, ascensore e nelle case popolari, interpretate da attori ben calati nella parte e donne stupende. Il complicato vede protagonista Lando Buzzanca - per la prima volta alle prese con un personaggio complesso e davanti alla macchina da presa come interprete principale - beffato da Aldo Giuffrè e Ingeborg Schoener, due truffatori che lo incastrano con un piano ben congegnato. Il tema ruota attorno a una fantomatica avventura di viaggio, che Buzzanca vive con la bella Schoener soltanto perché lei aveva orchestrato tutto per vincere cinquecentomila lire scommesse dal compare. Buzzanca è così complicato che passa la notte in bianco (in tutti i sensi), annoia la ragazza con sospetti e dubbi, resta sveglio a parlare mentre lei si addormenta. L’avventura resta un sogno. 00 - Sexy missione Bionda Platino vede protagonisti Raimondo Vianello, Margaret Lee e una sempre avvenente Fulvia Franco (moglie di Vianello). Il personaggio del marito litigioso che bisticcia con la consorte e cerca avventure fuori dal menage familiare comincia a maturare nella mente di Vianello e Continenza, anche se raggiungerà livelli alti solo con Sandra Mondaini. In questo episodio Vianello è un ingegnere elettronico ossessionato dalla formosa Margaret Lee al punto di mettere in pratica un sogno erotico - spionistico. Il film ricorda i fumetti neri di Diabolik (in senso ironico, alla Dorellik) con il protagonista che cerca di manomettere l’ascensore e di restare solo con la donna cloroformizzata.

Margaret Lee

Le cose vanno male per colpa di un bambino dispettoso e di un incidente stradale, così finisce nell’ascensore la moglie  insieme al garzone del fornaio.Geniale la parola FINE, scritta come se fossero le corna di un alce sulla testa del protagonista. Quel porco di Maurizio è interpretato da Aldo Puglisi, Carlo Giuffrè e Beba Loncar ed è pura commedia all’italiana di taglio erotico. Puglisi resta affascinato dalla Loncar in treno, osserva i suoi movimenti sensuali, le gambe che si incrociano, le nudità appena intraviste e si becca una querela per aver tentato di baciarla. Carlo Giuffrè è il suo avvocato che parte per aggiustare le cose ma alla fine si lascia irretire dalla ragazza, finisce per andare a letto con lei e se ne innamora. La seconda moglie è il segmento dominato da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, ma anche dalle grazie procaci di Olimpia Cavalli. Commedia degli equivoci allo stato puro, ma anche farsa e avanspettacolo convivono in una storia surreale al termine della quale Ciccio si rende conto che la prima moglie si teneva in casa l’amante e lo spacciava per fratello. Non solo, visto che la lettera anonima è arrivata dodici anni dopo, Ciccio comprende di aver mantenuto per undici anni l’amante della moglie che tra l’altro si fingeva paralitico. Il finale lo vede ancora una volta sconfitto, perché un ictus lo blocca in carrozzella e Franco lo accudisce, ma al tempo steso si prende cura anche della nuova moglie. L’episodio che vede protagonisti Franco & Ciccio è segnato dalla loro presenza ma non si basa solo su smorfie e lazzi. Una vera sceneggiatura sorregge una serie di malintesi, equivoci, momenti farseschi e parti teatrali a metà strada tra la pochade e l’avanspettacolo. Il momento topico è quando il commissario esclama: “Adesso tocca ai ragazzi. Se la debbono fare tutti!”, alludendo alla puntura che sta per fare la moglie di Ciccio, mentre l’ignaro marito pensa a ben altro. Il finale de La seconda moglie verrà citato da Alberto Lattuada nelle ultime sequenze di Venga a prendere il caffè da noi (1970), con un tono meno farsesco. 


Steno è bravissimo a far sorridere con garbo e ironia, girando quattro trame erotiche sceneggiate dalla penna leggera di Sandro Continenza sulla falsariga di Rebecca (1940) di Alfred Hitchcock, ma anche di tutto il filone legato allo spionaggio stile 007. Commedia all’italiana pura, che anticipa la svolta sexy, con Mariano Laurenti chiamato a prendere appunti nelle vesti di aiuto regista.  Letti sbagliati è un film importante perché spinge l’acceleratore sui momenti sexy, inserendo alcune sequenze che diventeranno cliché del decamerotico e della commedia sexy. Abbiamo mariti cornuti, occhi che spiano dalle serrature, uomini che si intrufolano in camera mentre le ragazze dormono seminude, bellezze procaci in babydoll che indossano calze velate sorrette da giarrettiere, spogliarelli appena accennati, macchina da presa che mette in primo piano gambe e procaci scollature. Per non parlare di battute a doppio senso come: “Le curve basta saperle prendere, soprattutto di notte…”, dice Beba Loncar con un sorriso malizioso. Steno anticipa ma poi non partecipa al momento erotico del nostro cinema, se non in maniera marginale e sempre con prodotti di livello medio - alto, così come Franco & Ciccio decidono di non prestarsi al gioco della commedia sexy. “Steno è un regista a metà strada tra il filmaker e l’autore. Colto, serio, sottile, un fine umorista, abile fustigatore dei costumi italiani che proveniva dal Marc’Aurelio. Ha sempre fatto cose di buon gusto”, dice il produttore Turi Vasile. “Quando ho incontrato Steno per la prima volta era già un regista storico, aveva fatto molta commedia all’italiana insieme a Mario Monicelli. Per me è stata la prima esperienza da protagonista in un film a episodi. Adesso rimpiango di non aver fatto con lui La polizia ringrazia, perché temevo che il pubblico non comprendesse il mio passaggio a un ruolo drammatico. Ricordo di aver interpretato sotto la sua guida Il vichingo venuto dal sud e di essermi trovato bene. Era un uomo pacifico, ironico, divertente”, afferma Lando Buzzanca. Le dichiarazioni di Turi Vasile e Lando Buzzanca sono state rilasciate a Mario Sesti e Nicola Calocero per gli extra pubblicati in alcuni dvd prodotti da Medusa.


Tra le attrici ricordiamo la tedesca Ingeborg Schoener (1935), donna stupenda, bionda, lineamenti regolari, fotomodella e interprete di teatro e cinema in Germania, Francia e Italia, ma anche di televisione negli Stati Uniti. Letti sbagliati viene esportato in Germania grazie anche alla sua presenza con il titolo di Die richttige Frau im falschen Bett, un film diverso dal solito, il primo che la vede in un ruolo sexy. In questa pellicola è la truffatrice che fa vivere una finta avventura di viaggio al complicato Lando Buzzanca, ma la ricordiamo interprete de Il cocco di mamma (1957) di Mauro Morassi, Venezia, la luna e tu (1958) di Dino Risi, Il corsaro della mezzaluna (1959) di Giuseppe Maria Scotese, L’idea fissa (1964) di Mino Guerrini e Gianni Puccini, I misteri della giungla nera (1964) di Luigi Capuano e Non sta bene rubare il tesoro (1967) di Mario Di Nardo. Negli anni Settanta la ricordiamo interprete di telefilm polizieschi prodotti in Germania come L’ispettore Derrick e Un caso per due. Altra bellezza della pellicola è l’inglese Margaret Lee, sogno erotico degli anni Sessanta che lavora spesso a fianco di Franco & Ciccio, ma qui rappresenta l’ossessione di Vianello. Non dimentichiamo una giovanissima Beba Loncar, provocante e sensuale come poche, e la ruspante bellezza di Olimpia Cavalli nell’episodio finale. Beba Loncar (Belgrado, 1943) diventerà un’icona del cinema erotico italiano e resta indimenticabile la sua performance nel sexy - trash Incontri molto… ravvicinati del quarto tipo (1978) di Mario Gariazzo e Gianfranco Baldanello.

Beba Locar

La critica non ama i film comici. Paolo Mereghetti concede una misera stella: “Quattro barzellette sceneggiate da Alessandro continenza e costruite sugli argomenti per eccellenza dell’avanspettacolo nazionale: sesso e corna. Ma senza mai un pizzico d’ironia o d’invenzione”. Pino Farinotti conferma una stella: “Quattro episodi piuttosto mediocri”. Siamo più vicini alle due stelle elargite da Morando Morandini, che almeno fa notare come il pubblico ne abbia assegnate addirittura tre: “Film umoristico, barzellette dilatate, ma gli interpreti sono bravi”. A nostro avviso un film da riscoprire e da vedere senza pregiudizi snobistici. Commedia all’italiana corretta inversione erotica con momenti farseschi di puro avanspettacolo.

Ingeborg Schoener

Per vedere il film completo: http://www.youtube.com/watch?v=kpZJZ2Q3uwA
Disponibile anche dvd edito da Hobby & Work in edicola con extra curati da Sesti e Calocero

Gordiano Lupi

Nessun commento:

Posta un commento