di Mario
Landi
Regia: Mario Landi. Soggetto: Gabriele Crisanti.
Soggetto e Sceneggiatura: Piero Regnoli. Fotografia: Franco Villa. Montaggio:
Mario Salvatori. Operatore alla Macchina: Giacomo Testa. Aiuto Regista: Adriana
La Macchia. Trucco: Rosario Prestopino, Vincenzo Napoli. Scenografia: Giovanni
Fratalocchi. Costumi: Itala Giardina. Musica: Berto Pisano. Produzione:
Gabriele Crisanti per la Stefano Film srl. Teatri di Posa: De Paolis.
Interpreti: Sacha Pitoeff, Gianni Dei, Mariangela Giordano (accreditata Maria
Angela Giordan), Carmen Russo, Paolo Giusti, Franco Silva, John Benedy, Anna Veneziano.
Patrick vive
ancora è un finto sequel del film australiano Patrick (1978), girato da Richard
Franklin, che in Italia riscosse un grande successo di pubblico, nonostante sia
un lavoro non molto riuscito. Richard Franklin dirigerà Piycho II negli States, proprio per la fama guadagnata con un horror
metropolitano sulle gesta di un ragazzo in coma che muove gli oggetti con la
mente e comunica telepaticamente con una bella infermiera. Mario Landi - un
anno dopo Giallo a Venezia (1979) -
viene chiamato dal produttore Gabriele Crisanti, autore di un soggetto scopiazzato da
Patrick (sceneggiato da Regnoli) a
dirigere un capitolo apocrifo della saga.
La trama. Patrick (Dei) è in coma irreversibile dopo
un incidente fortuito (una bottiglia lanciata da un’auto) e il padre chirurgo
(Pitoeff) cerca invano di riportarlo in vita. Riesce a mantenere vive le sue
capacità mentali e ad ampliare i poteri telecinetici che il ragazzo - immobile
sopra un letto - usa per vendicarsi. Il padre invita nella sua villa con
piscina i possibili responsabili della morte del figlio e li fa uccidere uno
dopo l’altro. Siamo nel territorio ormai noto e sfruttato dei Dieci piccoli indiani di Agata Christie,
ma in salsa molto più splatter e in
versione piccante. Il sequel apocrifo
di Patrick è un crescendo di sesso e
violenza con Mariangela Giordano, Carmen Russo e Anna Veneziano che si
concedono con generosità agli occhi degli spettatori.
Le morti sono molto
efferate: il primo cadavere viene ritrovato bruciato dall’acqua bollente della
piscina, un ragazzo finisce impiccato a un gancio di ferro, la Giordano viene
penetrata dalla vulva fino alla bocca (la scena è davvero estrema), la Russo
finisce decapitata da un finestrino di un’auto, una serva è sbranata dai cani e
un altro ospite muore soffocato. Autore
dei delitti efferati è Patrick che dal suo capezzale muove gli occhi verdi
(effetto risibile) e produce vittime. Patrick si innamora dell’infermiera, finisce
per uccidere il padre convincendolo a pugnalarsi al cuore, ma nell’ultima
sequenza (poco chiara) sembra eliminare anche la ragazza, forse pentito e
convinto che potrebbe essere stata lei la causa della sua infermità.
Il film è brutto, recitato male, montato a ritmi
lenti, fotografato peggio, ma non può essere valutato secondo le regole della
normale critica cinematografica. Patrick
vive ancora è un cult del trash, un porno horror spiazzante e
surreale, bizzarro, zeppo di sequenze assurde. Gli effetti fantastici sono
risibili, la musica di Berto Pisano sintetica e fastidiosa, la suspense quasi inesistente, ma il clima
malsano da horror erotico molto spinto è notevole. Mario Landi si ripete ed
esagera ancora una volta presentandoci Carmen Russo e Mariangela Giordano nude
come non le avevamo mai viste e addirittura penetrando la vulva della seconda
(ripresa in primissimo piano) con una lancia acuminata.
Gli attori sono tutti
terribili, persino Sacha Pitoeff risulta penoso, mentre Gianni Dei ricopre un
ruolo che gli si addice (immobile e silenzioso). Molto sexy Anna Veneziano che
ricordiamo in una lunga sequenza di masturbazione al capezzale di Patrick, così
come la Russo e la Giordano lasciano il segno solo per le scene di nudo. Memorabile
una sequenza di lotta tra le due interpreti, pensata soltanto per far vedere
slip ridottissimi e curve rotondeggianti.
Marco Giusti ricorda male il film perché la scheda
contenuta su Stracult è piena di
errori, in ogni caso lo definisce bene. “Supercult horror poveristico con un
cast da paura”. Alcune curiosità le abbiamo lette su Stracult e le riportiamo con il beneficio d’inventario. Pare che il
produttore Crisanti scelse Gianni Dei come attore perché in difficoltà
economiche e lui accettò senza sapere che cosa avrebbe fatto. Mariangela
Giordano, invece, era la fidanzata del produttore e ricorda come un incubo la
scena dell’impalamento dalla vulva alla bocca. Tra lei e la Russo non correva
buon sangue.
Pino Farinotti (due stelle): “Finto sequel di Patrick, ma banale
scopiazzatura italiana”. Morandini e Mereghetti (“Un’imitazione casereccia di
Patrick che punta tutto sull’erotismo a buon mercato e sulle efferatezze più
truci”) concedono solo una stella, a conferma del fatto che secondo la critica alta il film non merita alcuna
considerazione. Patrick vive ancora viene
girato nella stessa casa che aveva ospitato Le notti del terrore (Zombi Horror) (1980) di Mario Bianchi. Ultimo
film girato da Mario Landi, che come stile ricorda molto Joe D’Amato, Lucio
Fulci, Andrea e Mario Bianchi, ma anche Lamberto Bava. Uscito in Germania come Patrick lebt wieder. In Inghilterra e
USA: Patrick Still Lives, ma anche
con il più ammiccante Patrick 2.
W le tette di Carmen Russo!
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