di Bruno
Corbucci
Regia: Bruno Corbucci. Soggetto e Sceneggiatura: Dino
Verde, Bruno Corbucci. Fotografia: Riccardo Pallottini. Montaggio: Sergio
Montanari. Scenografie: Antonio Visone. Direttore di Produzione: Francesco
Campitelli. Aiuto Regista: Ruggero Deodato. Musiche: Willy Brezza. Produttore:
Edmondo Amati per Fida Cinematografica. Durata: 98’. Genere: Commedia Musicale.
Colore. Interpreti: Little Tony (Antonio Ciacci, doppiato da Massimo Turci),
Katia Christine, Antonella Steni, Maria Cristina Sani, Aldo Puglisi, Enrico
Pagano (doppiato da Ferruccio Amendola), Lucretia Love, Leo Gavero, Maria Pia
Conte, Gianni Agus, Piero Mazzinghi, Enrico Ciacci.
Bruno Corbucci gira un classico musicarello che secondo copione prevede un cantante sulla cresta
dell’onda come Little Tony, un soggetto comico - sentimentale, un contorno di
attori brillanti e diverse bellezze femminili che formano la parte da
fotoromanzo. Little Tony interpreta così tante commedie musicali da dare vita al
sottogenere dei Little Tony-movies.
La trama è la cosa meno importante, vero e proprio contenitore di canzoni di
successo cantate in italiano e in inglese, per contribuire al lancio
internazionale del cantante. Little Tony è un pilota Alitalia con l’hobby della
musica, è fidanzato con Marisa (Christine), ma è un dongiovanni che possiede una
donna in ogni porto.
Katia Christine
Lo seguiamo prima a Londra, dove si invaghisce della
pittrice Vanessa (Lovelace) che lo manda in bianco, e poi ad Amsterdam, dove si
esibisce in un locale alla moda (il Tulipan) in mezzo agli hippies. Gianni Agus
è il barone Marcianò, che in ogni trasferta internazionale tenta di far
rimediare qualche donna ai due imbranati colleghi del pilota, interpretati da
Aldo Puglisi ed Enrico Pagano (doppiato da Ferruccio Amendola). Agus è doppiato
in siciliano, si ricorda per la Guida Marcianò, dove riporta giudizi e critiche
sulle giovani donne come se fossero film. Maria Pia Conte è la fidanzata di
Puglisi, gelosa e divertente quando si lascia andare a una filippica anti
maschilista a Londra, in Hyde Park. Antonella Steni è la madre di Marisa,
contraria all’amore tra la figlia e il pilota, ma alla fine costretta a cedere
di fronte al cambiamento sentimentale del futuro genero.
Molte curiosità. Ruggero Deodato è aiuto regista ed è
lui a volere la scena d’azione all’interno del Tulipan, quando Little Tony
canta in mezzo agli hippies e subito dopo se la deve vedere a suon di sberle
con un gruppo di malintenzionati. Il film è un musicarello contaminato dal mondo
movies, condito di sequenze documentarie per le strade principali di Londra
e Amsterdam; ricordiamo Hyde Park, Westminster, i mulini a vento, il villaggio
dei bambini di Modumodan. Non sono inserti, però, tutto è girato in presa
diretta. Altre contaminazioni riguardano la commedia balneare, il cinema
sentimentale e il comico puro, anche se la parte brillante è molto
superficiale. La parte sentimentale è sovrastrutturale alle canzoni che
imperversano, sino alla sigla finale Peggio
per te… meglio per me, cantata da Little Tony da una televisione a circuito
chiuso per far capitolare Katia Christine. Tra
le tante canzoni interpretate da Little Tony ricordiamo le celebri A Whiter Shade of Pale, Peggio per me, Wooden Heart, Mulino a vento
e Non conta niente. Alcune battute
rasentano l’idiozia: “Ti dispiace se oggi il corpo te lo guardo io?” (Little
Tony a Lucretia Love che presenta il suo cane - guardia del corpo), “La donna è
come lo champagne con la sola differenza che il secondo è buono freddo” (Gianni
Agus).
Molte sequenze sembrano una promozione Alitalia, altre
veri e propri pretesti per mostrare località internazionali, altre ancora sono
costruite ricorrendo a modellini (aereo in volo). I luoghi comuni abbondano:
l’italiano pappagallo, la nordica disinibita, Amsterdam patria del sesso, le
inglesi tutte alte e belle, gli hippies che fanno l’happening… Corbucci
anticipa la moda ripresa dai Vanzina e dai cinepanettone
di girare sequenze nelle più suggestive capitali europee (Londra, Amsterdam),
oltre che nei punti più belli di Roma. Peggio per me… meglio per te è un fotoromanzo
in musica arricchito di alcune sequenze comiche, che finisce con un atto di
eroismo di Little Toni promosso Primo Pilota e innamorato cotto della futura
sposa.
La sexy olandese Katia Christine (1946) è al primo
ruolo da protagonista, la ricordiamo in molte pellicole interpretate da Franco
e Ciccio, ne La vittima designata
(1971) di Maurizio Lucidi, Tre passi nel
delirio (1967) di Vadim, Malle, Fellini (episodio William Wilson) e ne La banda
del trucido (1977) di Stelvio Massi. Lucretia Love si ricorda per L’ossessa (1974) di Mario Gariazzo, La rivolta delle gladiatrici (1974) di
Steve Carver e Aristide Massaccesi, Signore e signori,
buonanotte (1976) di Comencini, Monicelli, Loy, Scola, Magni, Quando gli uomini armarono la clava... e con le donne fecero din-don
(1971) di Bruno Corbucci, I due figli di
Trinità (1972) di Richard Kean. Maria Pia Conte (1944) è una caratterista
interessante di commedia sexy (Mazzabubù
quante corna stanno quaggiù, 1971 di Mariano Laurenti, L’infermiera di mio padre, 1975 di Mario Bianchi) peplum, produzioni
televisive italiane e spagnole.
Katia Christine
Rassegna critica. Paolo Mereghetti (una stella):
“Commediola scacciapensieri all’epoca. Oggi d’interesse puramente archeologico”. Confermano la stroncatura
Pino Farinotti e Morando Morandini, anche se quest’ultimo precisa che per il
pubblico merita due stelle. Controcorrente Marco Giusti (Stracult): “Solido Little
Tony-movie diretto dal maestro Bruno Corbucci”. Rivalutando il non
rivalutabile assistiamo alla proliferazione dei maestri. Peggio per me… meglio per te riveste solo un interesse storico -
sentimentale.
Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi
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