martedì 12 agosto 2014

Messalina, Messalina! (1977)

di Bruno Corbucci


Regia: Bruno Corbucci. Soggetto e Sceneggiatura: Mario Amendola, Bruno Corbucci. Montaggio: Daniele Alabiso. Fotografia: Marcello Masciocchi. Operatore alla Macchina: Giovanni Ciarlo. Aiuto Regista. Roberto Tatti. Costumi: Alberto Verso. Trucco: Franco Di Girolamo. Arredamento Ambienti: Claudio Cinini.  Direttore di Produzione: Ennio Onorati. Produttore Esecutivo: Renato Jaboni. Produzione: Medusa Distribuzione. Musica: Fratelli De Angelis. Edizioni Musicali: Clitumno. Sviluppo e Stampa: Staco Film. Sincronizzazione: N. C. srl. Doppiaggio: Cooperativa Doppiatori C. D.. Interni: Studi Dear, Roma. Interpreti: Anneka Di Lorenzo, Vittorio Caprioli, Giancarlo Prete, Lory Kay Wagner, Raf Luca, Bombolo, Rino Ferrara, Tomas Milian (doppiato da Ferruccio Amendola), Lino Toffolo, Sal Borgese, Alessandra Cardini, Luca Sportelli, Ombretta Di Carlo, Primo Marcotulli, Viviana Larice.


Messalina, Messalina! (1977) è di Bruno Corbucci, che - come sempre - scrive e sceneggia con la collaborazione del fido Mario Amendola. Vero e proprio film di montaggio che contamina i Nico Giraldi movies con i sexy movies e i Caligola movies, un bel minestrone scanzonato e divertente. Tutto nasce dalla svendita di Franco Rossellini dei set costruiti per il Caligola (1980) di Tinto Brass, che trova un compratore nella Medusa di Luciano Martino. Da qui si costruisce un nuovo film che sfrutta la comicità del duo Milian - Bombolo unita alla bellezza delle due starlet americane Anneka Di Lorenzo (Messalina) e Lory Kay Wagner (Agrippina). 


Franco Rossellini riutilizza scenografie e attrici per risollevarsi dal buco economico lasciato dal film di Brass ricorrendo a una parodia in romanesco interpretata da Tomas Milian. L’attore cubano è Baba, come sempre doppiato da Ferruccio Amendola, uomo della suburra che parla come Monnezza-Giraldi e conferisce un tono comico da turpiloquio farsesco. Citiamo alcune perle: “Te ringrazio Saturno d’avemmi fatto trova’ lo stronzo de’ turno!”, “Coll’imperatore me ce pulisco er culo!”, “Ma che cassio dici?”, “Er più pulito tiene la rogna!”, “Te pago cor cazzo, ma te pago!”, “A me me rode tanto!” (equivocando su Erode), “Loro so’ sciti, noi siamo entrati!” (parlando degli Sciti), “Scopa’ è bello ma er vino è su’ fratello!”. 


Bombolo è un centurione che parla un tipico romanesco sputacchiato e rimpiange le battaglie passate, perché il suo compito è reclutare ragazzi dotati per soddisfare la perversa Messalina. Vittorio Caprioli è l’inetto Claudio, imperatore cornuto e balbuziente che solo alla fine si rende conto di quanto la moglie sia fedifraga. Lino Toffolo è un ingenuo popolano preso in giro da Tomas Milian che gli organizza un incontro con una finta prostituta e gli fa prendere un sacco di legnate. Raf Luca è un modesto giullare che canta canzoni sboccate e danza per l’imperatrice. Giancarlo Prete è il console romano che diventa l’amante ufficiale di Messalina e partecipa alla congiura ai danni di Claudio. Il film è un peplum comico - erotico ispirato ai fumetti porno con protagonista Messalina, diverte tra parolacce e scurrilità tipiche della farsa scollacciata. 


Tutto girato in interni, negli studi Dear, a parte poche sequenze sulla spiaggia di Ostia, tra scenografie riciclate che sfruttano sequenze preconfezionate. Ripetitive e noiose le sigle comiche - stile SPQR ironico - che caratterizzano i dialoghi, cose ignobili come SSPP (Serve solo pe’ piscia’), NRIC (Non rompere i coglioni), FICT (Fatti i cazzi tuoi), che imperversarono come scurrili modi di dire tra i ragazzini degli anni Settanta. Messalina, Messalina! si differenzia dai Nico Giraldi movies per un buon numero di scene spinte che vedono protagoniste le attrici americane De Lorenzo e Kay Wagner, impegnate in duetti erotici con Milian, Luca o Prete. Non possono mancare i mitici bagni nel latte di Messalina - De Lorenzo che mostra giunoniche grazie, nudità integrali e seno rifatto. Non mancano torte in faccia da cinema muto, comicità slapstick, kamasutra comico Toffolo - De Lorenzo e un minimo di grottesco. 


La trama è ridotta all’osso, quasi una scusa per  inserire una serie di siparietti comico - erotici: l’imperatore Claudio gira per la suburra travestito da popolano per conoscere il pensiero della plebe, è convinto di avere una moglie fedele, persino disinteressata al sesso, mentre è una vera e propria mangiatrice di uomini. Messalina ordisce una congiura ai danni del marito con la complicità del console Caio Silvio (Prete). Claudio si vendica in modo terribile e la pellicola termina con un incredibile parte comico - splatter, in un vero e proprio lago di sangue, tra schizzi di materiale rossastro che fuoriescono da colli spezzati, teste mozzate e viscere perforate. Sequenze uniche nel loro genere. Da rivedere.


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