Nel sangue del fattorino viene scoperto il glumonio, sostanza che lo rende adatto ai voli spaziali, per questo gli americani sono disposti a pagare una grossa cifra per spedirlo sulla luna. L’editore, contrario al fidanzamento tra il fattorino e la figlia, cambia atteggiamento perché pensa di poter sfruttare a suo vantaggio la dote del futuro genero. Il sale del film è la commedia degli equivoci. La trama è pensata per mettere in parodia molti film di fantascienza: Uomini sulla luna (1950), di Irving Pichel; La morte viene dallo spazio di Paolo Heusch, distribuito nel 1958, tema identico ma in chiave seria; L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel, 1956.
I nemici che vengono dallo spazio sono gli Anellidi, che clonano i nostri eroi con dei “cosoni” piuttosto stupidi e imbranati, ma finiscono per spedire nello spazio il vero editorie con una copia dello scrittore. Totò si adatta a vivere sulla luna ma solo dopo aver ottenuto che il clone dello scrittore diventasse una bella ragazza. Le due protagoniste femminili mostrano con abbondanza le loro grazie, certo, tutto va commisurato ai tempi. Interessante notare che nei panni di aiuto regista troviamo Mariano Laurenti (L’infermiera di notte, 1979 - con Gloria Guida e molte altre commedie sexy), una collaborazione che serve ad apprendere il mestiere. Luciano Salce è giovanissimo, molto bravo nella parte della spia tedesca che vuole ibernare i due malcapitati e spedirli sulla luna. Francesco Mulè - anche lui alle prime interpretazioni - convince nei panni di un imbranato vigile urbano. Sandra Milo è un elemento sexy importante, perché la sua mise in costume prima di un tuffo in piscina e le gambe nude per farsi fotografare dall’editore sono uno spettacolo sconvolgente.
Sylva Koscina
Totò è l’editore della rivista Subrette e anche questo elemento fornisce la scusa al regista per immortalare bellezze da copertina. Totò fa riferimento agli adolescenti e ai militari come pubblico di riferimento per mostrare donne seminude nelle pagine della rivista. Il finale è ancora una volta sexy, perché Totò si adatta a vivere sulla luna, a patto che gli extraterrestri trasformino Tognazzi in una bella ragazza in bikini. Ugo Tognazzi non è ancora l’attore di spiccata personalità che diventerà negli anni Settanta, la sua interpretazione ricorda il personaggio che recita parodie e sketch televisivi in coppia con Raimondo Vianello. In questo film compare nudo in un paio di brevi sequenze - quando il “cosone” spaziale prende il suo posto - e mostra le natiche in sella a una bicicletta.
Sandra Milo
Lucio Fulci utilizzerà questa esperienza come sceneggiatore per girare 002 Operazione Luna (1965), una parodia bondiana scritta da Amedeo Sollazzo e Vittorio Metz. Il film è una sorta di sequel di 002 Agenti segretissimi, interpretato da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, due ladri imbranati spediti nello spazio per un incredibile sbaglio di persone. Molti elementi fanno venire a mente, a livello di citazione, la coppia Totò - Tognazzi che giganteggia in Totò nella luna.
Rassegna critica. Paolo Mereghetti (una stella e mezzo): “Il soggetto di Lucio Fulci e Steno sembra servire solo alle due coprotagoniste per mostrarsi un po’ discinte. Unico pezzo d’antologia la sequenza in cui Tognazzi fa una vera e propria imitazione del modo di parlare di Totò”. Morando Morandini (due stelle per la critica, tre stelle per il pubblico): “Parodia strascicata dei film di fantascienza per colpa di una sceneggiatura con battute grassocce e doppi sensi sfacciati. Si salvano gli assolo di Totò e i suoi duetti con Ugo Tognazzi che gli fa da spalla”. Fa bene il pubblico a non fidarsi della critica, perché quello che Mereghetti e Morandini considerano un limite è per me motivo di assoluto interesse.
Fantafilm: “ Nella filmografia di Totò le parodie dei generi di successo sono molto frequenti. Non poteva mancare una parodia dei film di fantascienza. Il soggetto ha qualche originalità e qualche interessante annotazione di costume (i primi passi delle pubblicazioni “vietate ai minori” e il riferimento a una già diffusa stampa di fantascienza), ma, ovviamente, il film finisce col diventare veicolo per la dirompente comicità di Totò, assecondato, qui, con intelligenza da un giovane Tognazzi e da una schiera di bravi caratteristi”. Condivido in pieno le tre stelle assegnate da Pino Farinotti nel suo Dizionario, anche se il noto autore riassume la trama ma non si sforza di dare un giudizio critico.
Il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=XqBTBifyt8A
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