Per ricordare un artigiano del
nostro cinema di genere che ci ha lasciati proprio in questi giorni, un regista, produttore e sceneggiatore d’altri tempi:
Luciano Ercoli. Un nome che al grande pubblico non dirà niente. Si firmava spesso André Colbert e aveva sposato l’affascinante
Nieves Navarro, pure lei solita a usare uno pseudonimo: Susan Scott.
Ricordiamolo rivedendo il suo primo film, un giallo intrigante con protagonista
la moglie.
Le
foto proibite di una signora per bene (1970)
di Luciano Ercoli
di Luciano Ercoli
Le
foto proibite di una signora per bene è un thriller erotico ricco di
elementi onirici e psichedelici, sceneggiato alla perfezione da Ernesto
Gastaldi, girato con mano solida da Luciano Ercoli (Roma, 19 ottobre 1929 - 15
marzo 2015) e accompagnato dalla suggestiva colonna sonora di Ennio Morricone.
La storia è basata su un insolito triangolo che compone la lista dei
sospettati, ma regista e autori sono capaci di tenere alta la tensione
narrativa fino all’ultima sequenza. Lo spettatore viene catapultato in un
giallo hitchcockiano nel quale il colpevole
potrebbe essere sia una moglie resa folle dalla depressione che vede ombre
inesistenti, l’amica gelosa mangiatrice di uomini e persino un marito assassino
a caccia di risarcimenti assicurativi. Un film moderno, invecchiato benissimo,
che si guarda con piacere e che sarebbe interessante girare di nuovo con
strumenti narrativi più espliciti, arricchendo la parte erotica. Dagmar
Lassander è una stupenda moglie frustrata, irretita da un affascinante
persecutore con cui instaura un rapporto sadomasochista, approfondito dalla
scrittura filmica. Nieves Navarro è un’amica disinibita, spesso seminuda, donna
moderna che anticipa i tempi della rivoluzione femminista. Pier Paolo Capponi è
diligente in una parte ingrata da marito in crisi economica e affettiva. Non
rivelo il finale perché il giallo è talmente ben fatto e il meccanismo della suspense è così ben strutturato che
rovinerei il piacere della visione a chi decidesse di compare il dvd uscito
negli Stati Uniti nel 2006, oppure di acquistare il film in rete. Un giallo
erotico come non se ne fanno più, con il marchio italiano ben impresso nelle
sequenze oniriche, negli intensi flashback
morbosi e in numerose parti a rischio censura. Un film dal tono cupo,
angosciante, a tratti perverso, persino claustrofobico, assolutamente da
recuperare. L’introspezione psicologica è approfondita, soprattutto Dagmar
Lassander fornisce un’interpretazione credibile di una donna controversa,
affascinata dal suo stolker ma ancora
innamorata del marito. Brava anche Nieves Navarro, stupenda in numerose
sequenze hot e del tutto a suo agio
in una parte non facile, visto il periodo oscurantista. La colonna sonora
suadente di un Ennio Morricone - ancora non troppo famoso - prende per mano lo
spettatore e lo fa precipitare in un crescendo di perversione e orrore.
Cercatelo. Ne vale la pena.
Luciano Ercoli è al primo film da regista, ma l’esperienza non gli manca perché frequenta il mondo del cinema dai primi anni Cinquanta come assistente e aiuto, successivamente produttore di western e film di buon successo popolare. Nieves Navarro è sua moglie ed è stato lui a lanciarla nel cinema italiano, mentre lo pseudonimo di Susan Scott è un'invenzione di Fernando di Leo. Usa molto lo zoom e inserisce alcune sequenze psichedeliche, ma sono mode dei tempi che - se storicizzate - si possono perdonare. La giovane critica considera molto Ercoli, autore di alcune opere giudicate “interessanti” da Roberto Poppi come La morte cammina con i tacchi alti (1971) e Troppo rischio per un uomo solo (1973). Ernesto Gastaldi, sceneggiatore del film, ci ha confidato: “Velasco è stato un grande sceneggiatore, ma in questo film la produzione spagnola ha usato il suo nome solo per motivi di coproduzione, non l’ho mai incontrato. Ercoli è una persona onesta, ha debuttato alla regia con questo mio script, se l’è cavata abbastanza bene ma s’è perso il legame sottile e perverso che doveva legare la vittima al suo carnefice; anche la scelta dell’attore non è stata quella che avrei fatto io”.
Luciano Ercoli è al primo film da regista, ma l’esperienza non gli manca perché frequenta il mondo del cinema dai primi anni Cinquanta come assistente e aiuto, successivamente produttore di western e film di buon successo popolare. Nieves Navarro è sua moglie ed è stato lui a lanciarla nel cinema italiano, mentre lo pseudonimo di Susan Scott è un'invenzione di Fernando di Leo. Usa molto lo zoom e inserisce alcune sequenze psichedeliche, ma sono mode dei tempi che - se storicizzate - si possono perdonare. La giovane critica considera molto Ercoli, autore di alcune opere giudicate “interessanti” da Roberto Poppi come La morte cammina con i tacchi alti (1971) e Troppo rischio per un uomo solo (1973). Ernesto Gastaldi, sceneggiatore del film, ci ha confidato: “Velasco è stato un grande sceneggiatore, ma in questo film la produzione spagnola ha usato il suo nome solo per motivi di coproduzione, non l’ho mai incontrato. Ercoli è una persona onesta, ha debuttato alla regia con questo mio script, se l’è cavata abbastanza bene ma s’è perso il legame sottile e perverso che doveva legare la vittima al suo carnefice; anche la scelta dell’attore non è stata quella che avrei fatto io”.
Luciano Ercoli con la moglie Nieves Navarro
Regia: Luciano Ercoli. Soggetto
e Sceneggiatura: Ernesto Gastaldi, Mahnaén Velasco. Musica: Ennio Morricone.
Fotografia: Alejandro Ulloa. Montaggio: Luciano Ercoli. Costumi: Gloria Cardi.
Uscito in DVD USA (2006). Produzione: Italia/ Spagna. Produttori: Luciano
Ercoli, José Frade, Alberto Pugliese. Case di Produzione: Produzioni
Cinematografiche Mediterranee. Trebol Films C.C.. Genere: Thriller erotico.
Durata: 93’ .
Colore. Interpreti: Dagmar Lassander (Minou), Nieves Navarro (Susan Scott)
(Dominique), Pier Paolo Capponi (Pierre), Simon Andreu, Osvaldo Genazzani,
Salvador Huguet.
Pubblicato su Futuro Europa Quotidiano On Line
http://www.futuro-europa.it/12597/cultura/le-foto-proibite-di-una-signora-per-bene-film-1970.html
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