di Régine
Deforges e Mauro Ivaldi
La trama si riassume nello strillo di copertina: “Tre call-girls si ritrovano alle prese con tre richieste stravaganti. Ognuna di loro dovrà cavarsela da professionista. Compresa Carmen Russo che se la deve vedere con un camionista in vena di spese”. Vale la pena dire qualcosa di più, aggiungendo che dovrebbe circolare anche una versione porno, addizionata di inserti, ma che in ogni caso ricordiamo (in gioventù) di aver visto la versione cut.
Il film è strutturato in tre episodi, contrassegnati da nomi femminili: Jeanne (con Carina Barone), Doris (con Francoise Gayat), Nathalie (con Zora Kerova e Carmen Russo). Roberto Cozzuol - nella interessante pagina Facebook Italia Film 1960/ 1980 - afferma: “Tutto è tremendo, al di sotto di ogni più nera previsione. Realizzazione assai misera, Carmen Russo assai prospera. Esempio lampante di film da fast forward”.
Sarà la nostalgia, sarà che la prima volta l’abbiamo visto a vent’anni (in sala) ma tutto sommato non l’abbiamo trovato così pessimo. Certo, non è un capolavoro, ma l’erotismo è abbastanza raffinato, segue la lezione di Joe D’Amato, a tratti persino di Tinto Brass (il letto con gli specchi), pure se molte sequenze estreme ricordano un porno tagliato. Efficace Carina Barone nei panni della donna europea chiamata a soddisfare le voglie di un miliardario asiatico. Esotico - erotico ambientato ad Hong Kong, tra battelli e case da gioco, grattacieli e scene ai limiti del porno. Memorabile la sequenza con la Barone messa in palio per alcuni giocatori asiatici che dopo ogni sconfitta la possiedono in maniera diversa.
Bene Francoise Gayat, donna oggetto di un torero in pensione che da giovane ha passato del tempo in convento dopo un incidente e sogna di andare a letto con le suore. Straordinarie Zora Kerowa e Carmen Russo, raramente così nude e disponibili, ai limiti del porno in alcune sequenze hot insieme a due focosi camionisti. Certo, non abbiamo visto Riso amaro, né C’eravamo tanto amati, non è un film di Tornatore o di Visconti. Abbiamo visto un film erotico, girato da due professionisti che sanno fare il loro mestiere, perché l’erotismo è ai massimi livelli e lo scopo prefissato può dirsi raggiunto.
Tutte le perversioni possibili vengono passate in rassegna: sadomasochismo, coito anale, fellatio, lesbismo… La confezione è passabile, la musica funzionale alle storie narrate, la fotografia (soprattutto nel primo episodio) abbastanza curata. Poco uniformi i tre episodi che spaziano in contesti e ambientazioni completamente diversi. Consigliamo la visione agli amanti del cinema erotico.
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