Massimo Moscati
Breve Storia del Cinema
Bompiani - Pag. 480 - Euro 10
Un libro straordinario, scoperto per caso in una libreria di
Livorno, acquistato come una folgorazione, scritto così bene che non riesco a
staccarmene e vado pensando da giorni che andrebbe studiato, non soltanto
letto. Un testo indispensabile per chi ama il cinema e vuole cominciare a
capirlo, soprattutto perché non è scritto in critichese, lingua
incomprensibile - molto vicino al politichese - di cui si nutrono
tanti saccentoni di casa nostra. Scrivere di cinema non significa essere
giocoforza astrusi e complessi, usare un italiano colto e forbito, cercare di
non farsi capire se non da pochi eletti. Scrivere di cinema vuol dire
raccontare la fabbrica dei sogni all'uomo della strada, al cittadino
comune, al ragazzo che vuole avvicinarsi a un fenomeno culturale fruibile
da tutti. Bravo Moscati - giornalista e sceneggiatore, autore tra l'altro
di un manuale di sceneggiatura e di un dizionario dei film - che parte
dagli albori del cinema, ci racconta Wells, Chaplin, Bergman, Wilder, la
commedia all'italiana, il melodramma, la nouvelle vague, il
surrealismo, il neorealismo, il realismo poetico francese, il cinema
giapponese, cinese, sovietico, persino messicano e cubano, in una
suggestiva carrellata di ricordi. Moscati compie un ben preciso percorso
critico privo di omissioni, non trascura il gusto personale, racconta
Hollywood, Cinecittà, il cinema indiano e palestinese, il periodo del muto, la
comparsa del sonoro, il 3D e l'animazione, finisce per
analizzare oltre mille film con passione competenza. Un libro
enciclopedico senza la pesantezza di un dizionario ma scritto con la leggerezza
di un romanzo popolare, divulgativo e scientifico, di facile
comprensione e al tempo steso tecnico. Prima edizione 1999. Seconda
edizione ottobre 2014. Costa soltanto dieci euro per quasi 500 pagine. Cosa
aspettate a comprarlo?
Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi
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