Storia del cinema horror italiano Vol. 1 – Il Gotico
Il primo volume della collana che Gordiano Lupi ha voluto dedicare alla storia del cinema horror italiano è incentrato sul gotico, il sottogenere forse meno celebrato tra quelli che hanno dato vita alla stagione d’oro della settima nella nostra penisola negli anni settanta. Un filone che ha permesso a registi come Riccardo Freda e Mario Bava di sperimentare nuove strade dell’orrore e di dar vita a pellicole immortali come “La frusta e il corpo”, “Gli orrori del castello di Norimberga” o il frediano “I vampiri”. I protagonisti del volume non sono solo i soliti noti come quelli già citati, ma anche registi apparentemente minori come Giorgio Ferroni, Antonio Margheriti, o sceneggiatori che hanno scritto la storia del cinema di genere italiano come Ernesto Gastaldi e Dardano Sacchetti…
Opera ambiziosa quella che promette Gordiano Lupi: a questo primo volume seguiranno, al ritmo di due libri all’anno, altre cinque “puntate”. Una dedicata a Dario Argento e Lucio Fulci, un’altra a Joe D’Amato e ai Cannibal movie, una quarta sull’horror metropolitano e lo splatter, una quinta incentrata sull’orrore degli anni ottanta e un’ultima che va ad indagare gli ultimi vent’anni di storia di cinema “de paura” in Italia. Il taglio di questo volume è allo stesso tempo compilativo e storico: molto informato, farcito di tante curiosità, notizie, aneddoti, il libro sviscera la carriera dei registi cardine del genere attraverso un percorso in rigoroso ordine cronologico. Interessante l’idea di dedicare un lungo capitolo ai protagonisti “secondari” del gotico all’italiana, a quelle decine di registi, attori, sceneggiatori, produttori che idolatrati dai fan restano sconosciuti al grande pubblico. Una lettura sicuramente consigliata ai neofiti del genere, che pur non aggiungendo nulla a tutto quello che è stato scritto prova a mettere ordine ad un tema che nonostante sia stato studiato in lungo e in largo presenta ancora aspetto bui e confusi.
Opera ambiziosa quella che promette Gordiano Lupi: a questo primo volume seguiranno, al ritmo di due libri all’anno, altre cinque “puntate”. Una dedicata a Dario Argento e Lucio Fulci, un’altra a Joe D’Amato e ai Cannibal movie, una quarta sull’horror metropolitano e lo splatter, una quinta incentrata sull’orrore degli anni ottanta e un’ultima che va ad indagare gli ultimi vent’anni di storia di cinema “de paura” in Italia. Il taglio di questo volume è allo stesso tempo compilativo e storico: molto informato, farcito di tante curiosità, notizie, aneddoti, il libro sviscera la carriera dei registi cardine del genere attraverso un percorso in rigoroso ordine cronologico. Interessante l’idea di dedicare un lungo capitolo ai protagonisti “secondari” del gotico all’italiana, a quelle decine di registi, attori, sceneggiatori, produttori che idolatrati dai fan restano sconosciuti al grande pubblico. Una lettura sicuramente consigliata ai neofiti del genere, che pur non aggiungendo nulla a tutto quello che è stato scritto prova a mettere ordine ad un tema che nonostante sia stato studiato in lungo e in largo presenta ancora aspetto bui e confusi.
Michelangelo Pasini
Link diretto: http://www.mangialibri.com/node/8682
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