La
professoressa di scienze naturali è
il classico film che poteva vedere protagonista Edwige Fenech, ma il regista opta
per lanciare una Gloria Guida mora come Lilli Carati, che nota nel precedente Di che segno sei? (1975) di Bruno
Corbucci. L’attrice varesina è una bella e provocante insegnante di scienze
naturali, nominata supplente in un liceo siciliano al posto di una brutta e
perfida docente (Facchetti) rimasta infortunata.
Soggetto del geniale ferroviere cineasta Francesco Milizia,
una colonna della commedia sexy, mentre il regista, Marino Onorati e Franco
Mercuri collaborano alla sceneggiatura. Tarantini è bravo a realizzare una pochade scolastica stile La liceale (1976), ma questa volta il
mondo degli studenti è visto dall’insolita prospettiva di una giovane professoressa,
corteggiata da colleghi e ragazzini. Per il regista è la prima esperienza con
un’insegnante, dopo aver realizzato pellicole comico - erotiche con
protagoniste poliziotte e studentesse. In un film come questo non possono
mancare le presenze simbolo di Alvaro Vitali (purtroppo doppiato), Gianfranco
D’Angelo (uno strampalato farmacista innamorato di Ria De Simone), Giacomo
Rizzo (professore imbranato), Gastone Pescucci, Gianfranco Barra (preside
inflessibile) e Mario Carotenuto (prete singolare). Manca solo Lino Banfi per
essere al completo.
Troviamo anche Michele Gammino nei panni del dottor Fifì
che fa la corte a Lilli Carati e la contende al giovane studente Marco
Gelardini (doppiato e poco espressivo). Lilli Carati è alla prima esperienza
nella commedia sexy e si fa notare nelle immancabili scene a base di studenti
guardoni che provano con ogni mezzo a vederla nuda. La bella insegnante prende
in affitto una stanza a casa del padre di Gelardini e lui tenta di spiarla:
fori nella parete, tubi calati dalla finestra come se fossero periscopi (Larraz
prenderà spunto da questa sequenza per costruire il suo Malizia erotica (1979), titolo spagnolo El periscopio) e inevitabili docce nel bagno rubate dal buco della
serratura. Ricordiamo una notevole parte erotica subacquea che vede protagonista
la stupenda Lilli. Ria De Simone è un’altra presenza conturbante, nei panni di una
moglie insoddisfatta che vorrebbe tradire il marito.
Lilli Carati si propone come
nuova presenza sexy nel panorama del cinema di genere italiano, avrà modo di
arrivare alla commedia di serie A con Il
corpo della ragassa (1979) di Pasquale Festa Campanile, passando per un
intenso dramma erotico come Avere
vent’anni (1978) di Fernando di Leo. In questa commedia scolastica, l’erotismo
si fonde bene con la comicità che si affida alle gag di un Vitali studente e di
un D’Angelo in gran forma, ma pure a scene esilaranti come la partita di calcio
tra ragazzi e ragazze, con il comico nel ruolo di un arbitro piuttosto maltrattato.
Molta comicità slapstick,
da cartone animato (Rizzo schiacciato dietro una porta cade a terra come se
fosse una sfoglia di cartone), parti grottesche (D’Angelo preso a botte da un
frate che lo scambia per un pedofilo), sequenze surreali (D’Angelo tenta di far
l’amore con Ria De Simone, cita medicinali a doppio senso erotico, spara
supposte come proiettili) e un pizzico di barzelletta
movie (“Sai perché quella ragazza non porta le mutande? Ha la forfora sulle
scarpe”). La sequenza finale con Lilli Carati che si sposa con Gammino mentre tutti
le palpano il sedere e fanno il gesto delle corna è la giusta consacrazione di
una pochade ben riuscita.
Mereghetti non ama il film, ma concede una stella e
mezza: “Tentativo poco riuscito di mescolare comicità ed erotismo: la prima si
riduce a qualche gag risaputa (specie nella partita a calcio tra ragazzi e
ragazze), il secondo è affidato alle grazie di una Carati pre-hard (che si
esibisce in un insolito amplesso subacqueo)”. Giusti su Stracult apprezza senza riserve: “Notevolissima prima commediaccia scorreggiona con Lilli
Carati e unica regia di un professoressa
- movie per Tarantini”.
A nostro parere una commedia ben girata, ma non in
Sicilia dove per finzione è ambientata la storia, bensì alla Elios per gli
interni, a Roma per la villa che funge da clinica, in un paesino della provincia
di Frosinone per alcuni esterni e in parte a Ischia. Secondo il bene informato Davinotti on line, il liceo frequentato dai ragazzi si trova in Piazza Santa
Maria ad Arpino (FR) e così la parrocchia diretta da Mario Carotenuto. Non vi
aspettate un capolavoro, ma in ogni caso si ride molto, tra pubblicità
indiretta e tanti nudi integrali delle belle protagoniste. Ria De Simone è formosa
e naturale, Lilli Carati sfoggia alcuni nudi frontali e posteriori del tutto
senza veli. Una prova generale per Il
corpo della ragassa, dove verrà esibita come moglie dalla bellezza
impossibile. Da riscoprire.
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