Regia: Steno. Soggetto: Robert Louis
Stevenson (Lo strano caso del dottor Jekill e Mister Hyde), Castellano &
Pipolo (idea parodistica). Sceneggiatura: Leonardo Benvenuti, Piero De
Bernardi, Gianni Manganelli, Steno. Fotografia: Ennio Guarnieri, Sergio
Salvati. Montaggio: Raimondo Crociani. Musiche: Armando Trovajoli. Scenografia:
Luciano Sapdoni. Costumi: Marisa Crimi, Elisabetta Poccioni. Genere: Commedia
fantastica. Durata: 107’. Produzione: Medusa Distribuzione, Dania Film.
Distribuzione: Medusa Distribuzione. Interpreti: Paolo Villaggio (Henry
Jekill/Edward Hyde), Edwige Fenech (Barbara Wimply), Gianrico Tedeschi
(Jeeves), Gordon Mitchell (Pretorius), Walter Wright Williams (capo della
Pantac), Paolo Paoloni (direttore stabilimento), Guerrino Crivello (studente),
Eolo Capritti (scagnozzo di Pretorius), Paola Arduini (Agatha Thompson),
Francesco Anniballi (scagnozzo di Pretorius), Geoffrey Copleston (membro del
consiglio).
Nel 1978 Steno scopre la bellezza
prorompente di Edwige Fenech, che nel 1976
aveva interpretato il discusso Cattivi
pensieri per la regia di Ugo Tognazzi. Alla fine degli anni Settanta la
carriera della bella franco-algerina subisce una brusca sterzata: non più
commedia sexy convenzionale ma vera commedia (erotica, fantastica, sofisticata,
all’italiana …) firmata da autori interessanti. La Fenech si spoglia sempre
meno e prende parte a produzioni che comprendono attori e registi come Steno,
Pasquale Festa Campanile, Dino Risi, Alberto Sordi e Bruno Corbucci. Amori miei (1978) è il primo incontro
tra Steno e la Fenech, chiamata a interpretare un ruolo sexy in una commedia
d’autore che la vede recitare insieme a Monica Vitti, Johnny Dorelli ed Enrico
Maria Salerno.
Dottor Jekill e gentile signora (1979) è il
secondo incontro tra Steno e la Fenech per una commedia fantastica ricca di
comicità slap - stick e citazioni
letterarie che vede protagonista Paolo Villaggio in una variante bipolare del personaggio
fantozziano. Una vera e propria parodia del racconto di Stevenson, classica idea
di Castellano e Pipolo, sceneggiata da Steno, Benvenuti, De Bernardi e
Manganelli, con trasformazione al contrario - da cattivo a buono - grazie al filtro
che dissocia la personalità, conservato in uno scantinato dal vero Mister Hyde. Il film - se non fosse per poche parti
erotiche - sarebbe quasi una commedia fantastica per ragazzi, salvata dalla recitazione
di Villaggio e da una Fenech inedita (doppiata da Vittoria Febbi), in un duplice
ruolo, non soltanto sexy.
Marco Giusti sostiene che il film è talmente brutto da superare ogni limite del possibile, quindi
è quasi un cult. Il ragionamento è singolare ma non fa una grinza se
accettiamo la concezione di cult al negativo. Ricordiamo come esempio di trash le musiche di Armando Trovajoli,
che firma la canzonetta Mr. Jekill &
Mr. Hyde cantata da un ignoto Mr. Hyde. Il massimo del trash si raggiunge nel finale, quando il dottor Jekill diventato il
buonissimo Hyde e, in collaborazione con l’angelica segretaria, diffonde il
siero della bontà. Gli operai della fabbrica che produce il siero, ormai
angelici, cantano: “Siamo tutti bon/ lavoriamo al progetton” e ancora “Il lavoro nobilita
l’uomo”.
Quando tutti gli uomini del mondo sono diventati angelici vediamo gli
scioperi al contrario con gli operai che gridano: “Padroni … padroni … siete
troppo buoni!” ed esigono settimana lunga, niente ferie e salari ridotti. Un finale
pessimistico, perché i padroni - che si proteggono dagli effetti del siero - non
si fanno certo spaventare da un mondo di troppo buoni. Villaggio e Fenech
vengono impiegati come giornalisti televisivi dove leggono un telegiornale privo
di notizie ma ricco di pubblicità alla sola multinazionale che governa il
mondo.
Non molte le parti sexy, in compenso la Fenech è in gran forma come
attrice comica: cambia atteggiamento ed espressione passando da perfida
segretaria ad angelica assistente. Paolo Villaggio tenta di andare a letto con
lei nei panni del cattivissimo Jekill ma non ci pensa neppure quando si
trasforma nel buonissimo Hyde. Gianrico Tedeschi è molto bravo nei panni di un convenzionale
maggiordomo inglese, che si chiama Jeeves proprio come il protagonista di una popolare
serie comica inglese scritta da P.G. Wodehouse. Gordon Mitchell (alias Charles Allen Pendleton) è lo scagnozzo Pretorius, un ruolo che si addice alle
fattezze da duro dell’attore nordamericano. Il film è girato a Londra, con
grande dispendio economico e di energie, molte sequenze sono riprese sul
Tamigi, vediamo Buckingham Palace e il Palazzo Reale, il Big Ben e il centro
cittadino. Titolo originale: Il dottor
Jekill Junior.
Una sequenza del film - la lezione agli studenti
Il mio cinema è su Futuro Europa: