Intervista
al regista pugliese che dirige un mistery angosciante e ricco di tensione
Natalie La Torre e Rosa Fariello: un’esperienza con il genere e la suspense
Natalie La Torre e Rosa Fariello: un’esperienza con il genere e la suspense
Simone scrive,
sceneggia, dirige, fotografa e monta la sua idea più riuscita, tra suggestioni
fantastiche, horror, mistery e cinema d’autore. Il passaggio segreto è un film sulle paure infantili tutto giocato
sulla frase: Noi non vediamo le cose come
sono … noi vediamo le cose come crediamo che siano. Una storia fantastica
intrisa di ricordi del passato, di paure recondite e di ancestrali episodi che
si perdono nella notte dell’infanzia. Un vecchio incubo di due amiche: entrare
in quel passaggio segreto dove chiunque
ci fosse andato da solo non sarebbe più ritornato … Abbiamo incontrato il
regista di Manfredonia, ormai quasi un veterano del cinema indipendente, per
avere dalla sua voce una sorta di interpretazione autentica.
Stefano Simone riprende le due attrici
Raccontaci questa tua nuova esperienza
dietro la macchina da presa. Si tratta di un ritorno al genere?
Non so se possa
ritenersi effettivamente un ritorno al genere. Mentre giravo, non pensavo
affatto a cosa stessi facendo: un horror, un thriller... Lo ritengo un mistery
che vuole omaggiare in maniera autonoma Picnic
ad Hanging Rock,il cult di Peter Weir, partendo da un evento capitatomi
trasversalmente quando ero piccolo. È stata un'esperienza breve ma fantastica:
sul set ci siamo divertiti tantissimo e tutto è filato liscio. Inoltre ero
particolarmente ispirato, per cui la lavorazione è andata davvero alla grande.
Abbiamo notato un gruppo di attori bravi e
preparati, soprattutto le due protagoniste femminili. Come le hai scelte?
Concordo
assolutamente! Sia Rosa che Natalie avevano lavorato con me in due miei film: Cattive storie di provincia e L'accordo, per cui le conoscevo
benissimo ed ero sicuro che avrebbero reso perfettamente. Credo di non peccare
di presunzione se affermo che la loro recitazione (così come quella di Adriano
Santoro e Ciro Salvemini) si elevi nettamente al di sopra della media dei
prodotti indipendenti e non italiani (e non solo).
Foto di gruppo con il cast
In una zona rurale
di Macchia, a pochissimi chilometri da Manfredonia, all'esterno di un
fabbricato di proprietà di alcuni amici di famiglia. Il clima caldo ci ha
aiutati tantissimo, nonostante fossimo a febbraio. Ma siamo in Puglia, per
cui...
Certo. Lo dico
anche nella dichiarazione che precede l'inizio del film: l'idea di base trae
spunto da un evento che mi capitò trasversalmente quando ero piccolo. Come
dicevo, essendo i proprietari del fabbricato dove è stato girato il film degli
amici strettissimi, passavo estati intere lì insieme ai miei genitori. Le mie
amiche più grandi chiamavano quel posto il
passaggio segreto e ci giocavano abitualmente, finché un giorno tornarono
terrorizzate dicendo di aver visto dei serpenti in un punto del canale non
visibile da entrambi i lati. Non misero mai più piede lì dentro e personalmente,
da allora, quel posto mi ha sempre messo una certa suggestione. Pensa che fino
alla vigilia delle riprese ho sempre fantasticato su come fosse quel piccolo
tratto che non sono mai riuscito a vedere fino a pochi mesi fa e se davvero ci
fosse qualcosa lì dietro...
Stefano Simone
Senza svelare la trama, soprattutto la
conclusione, trapela un messaggio dalla storia?
No, nessun
messaggio: solo molti temi e tanti spunti che ogni spettatore può interpretare
liberamente. Mi aspetto un bel po’ di commenti del tipo ma non si capisce niente... (ride)
Si, la X-Movie International si occuperà di distribuirlo: il film approderà a breve su Amazon Prime Video in USA e UK e probabilmente su vari network televisivi.
E i tuoi progetti futuri?
Tanti, ma al momento tutti corti o mediometraggi. È un periodo che non ho nessuna voglia di preparare qualcosa di lungo.
Rosa Fariello e Natalie La Torre
Non sono meno
importanti, nell’economia del film, le attrici principali. Abbiamo avvicinato
entrambe per chiedere come si sono trovate a recitare sotto la guida di Stefano Simone e come hanno preparato la loro interpretazione.
Natalie La Torre
Natalie La Torre: “Dopo
aver preso parte come protagonista nel lungometraggio L’accordo sulla tematica sociale della bigenitorialità, mi ritrovo
ancora una volta, con grande piacere ed entusiasmo, a lavorare con Stefano
Simone a un progetto totalmente nuovo e , come si direbbe in inglese, challenging, un'esperienza breve ma
intensa che ha messo a dura prova il
mio ruolo di attrice per il mediometraggio Il
passaggio segreto. Non un semplice dialogo ma un insieme di sensazioni,
paure infantili, suggestioni fantastiche... un connubio tra suspense e mistery. Qui entra in gioco non la memoria bensì l'interpretazione
e il far proprio il personaggio del film. Naturalmente, prima ancora del ciak,
era necessaria una più che doverosa preparazione, soprattutto per una
persona come me che non è amante del genere horror e ha paura della sua stessa
ombra: la visione di Picnic ad Hanging
Rock mi è stata di fondamentale aiuto per calarmi ancor più nella parte e per
comprendere effettivamente come dovevo muovermi sulla scena. La mia sfida era
di riuscire a trasmettere allo spettatore quella paura ma, allo stesso tempo,
quella curiosità di volersi spingere oltre l'angolo del passaggio”.
Rosa Fariello
Rosa Fariello:
“Stefano Simone oltre che essere un regista con
mille capacità è prima di tutto una persona eccezionale e con un grande
cuore. Porta con sé uno spirito forte e determinato che tende a rivoluzionare
qualunque cosa gli si presenti davanti e questo gli fa onore. Adoro lavorare
con Stefano perché sa creare un grande spirito di gruppo, sa tenere in piedi
una troupe fatta di gente meravigliosa. Stefano ha voluto infatti che la location fosse una sorpresa per tutti
gli attori (per rievocare ansie e paure), a mio parere questo particolare è
stato un gesto da regista geniale. C’è stata molta complicità sul set, indipendentemente dal personaggio interpretato
o meno, perché Stefano ha quella capacità di intendere le ansie dell’attore e
di farne tesoro, riuscendo a capire ancor prima di cominciare le riprese
che il personaggio sia adatto a una determinata persona (è incredibile). Non
smetterò mai di ringraziare Stefano.Sin da piccola ho sempre adoperato una
tecnica particolare, quella di pormi davanti uno specchio e sperimentare le
diverse espressioni.Sicuramente questo ruolo era un riportare alla luce quelle
che sono le paure infantili e far provare allo spettatore l’accrescersi
d’ansia. Ammetto che non è stato molto facile ma ciò che ci ha aiutato tanto è
stata la location dove sono state
fatte le riprese (incredibilmente suggestiva) ... sopratutto la complicità tra
me e Natalie ha facilitato la recitazione sul set. Il mio personaggio l’ho
associato a quella mia parte infantile che non tendo mai a nascondere (perché
guardò la vita come gli occhi di un bambino), per far uscire quelle che sono le
paure le ho associate a diversi episodi infantili della mia vita, creando
un connubio eccellente. Ancora una volta mi sperimento con un altro personaggio
e non solo!".
Stefano Simone
Non mi resta che
consigliare la visione del film, non appena sarà disponibile su Amazon Prime e
sui vari network televisivi. Credetemi, ne vale la pena.
Il
passaggio segreto (Italia, 2020). Regia, Soggetto,
Sceneggiatura, Fotografia, Montaggio, Missaggio Audio: Stefano Simone. Musiche:
Luca Auriemma. Case di Produzione: Indiemovie, Bee Creative (collaborazione).
Grafica: Annarita Calvano. Fotografo di Scena: Tony Wild. Fonico: Marika
D’Errico. Segretaria di Edizione: Arianna Dell’Arti. Consulenza Tecnica: Marco
Di Gerlando, Vincenzo Totaro. Genere: Fantastico. Durata: 42’. Interpreti: Rosa
Fariello, Natalie La Torre, Adriano Santoro, Ciro Salvemini, Sara Grilli, Luisa
Starace, Paolo Savastano.
Il mio cinema è su Futuro Europa:
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