di Mirko Virgili
Regia: Mirko Virgili.
Soggetto: Mirko Virgili. Sceneggiatura: Guido
Ludovici. Fotografia: Samuel Masi. Musiche: Emanuele Bossi. Produzione:
Spoilt srl. Produttore: Samuel Masi. Organizzatore Generale: Claudio Caminito.
Genere: Commedia thriller. Interpreti: Andrea De Rosa (Becchino), Renato
Solpietro (Sasà), Francesco Venditti (Mr. Nice), Eros Barbieri (Mr. Grady),
Crisula Stafida (Bianca), Ludmilla Radchenko (Luna), G-Max (Bomba), Claudio
Caminito (Spadino), Gianluca Tocci (Conte), Duke Montana (Salvo Rotella),
Giorgio Grasselli (Vito Rotella), Francesco Primavera (Bazooka), Marco Mancini
(Spettro), Fabrizio Sabatucci (Mago), Francesco Sabino (Geko), Andrea Conte
(Ciccio), Gianluca Cortesi (Spillo), Pierfrancesco Botti (Mocio), Gabriele
Reale (Baracchetta), Marco Maria Della Vecchia (fidanzato di Mr. Grady), Mario
Nicolini (Minkio), Valeria Alessandri (Tania), Flavio Carnevali (Mr. Skunk),
Ernesto Maieux (O’ Varano), Remo Remotti (signore anziano), Alfio Sorbello
(Chiacchiu), Raffaele Vannoli (Fiato), Edoardo Pesce (ragazzo), Claudio Camilli
(ragazzo), Antonio Tallura (capitano), Ciro Petrone (Foglia), Janet De Nardis
(moglie baracchetta), Noyz Narcos (nel ruolo di se stesso). Durata: 120’ (Versione
YouTube del 2015: 82’).
Visibile in rete: https://youtu.be/pQTxcFKHmSs.
Ganja Fiction
è un’opera prima girata in un anno e mezzo, tra scenari che vedono protagoniste
Roma e Amsterdam. La scelta della capitale olandese, oltre per i meravigliosi
scenari che offre, è dovuta alla sua famosa politica di tolleranza, luogo
ideale per gli argomenti trattati. La possibilità di girare in veri coffee shop, con tutto quello che ne
concerne, ha permesso di fotografare appieno l’atmosfera che solo posti del
genere riescono a trasmettere, cercando in chi lo vede, una buona dose di
empatia. A veicolare questa empatia c’è la costante compagnia di una voce
narrante che sembra voglia far capire come delle scelte sbagliate portino
inesorabilmente a compiere sempre altre scelte sbagliate.
Sinossi. Roma. Becchino è alle prese con un
amore non corrisposto nei confronti di Bianca, la bella titolare del negozio di
pompe funebri dove lavora. Ad approfittare di questa debolezza è il suo collega
e amico napoletano Sasà, sempre incline a piccoli furti con due chiodi fissi:
il gioco d’azzardo e la marijuana. Sasà convince Becchino che per far breccia
nel freddo cuore di Bianca è necessario possedere una sol cosa: i soldi! In men
che non si dica Becchino si ritrova catapultato in un nuova realtà: tanto per
cominciare un debito da ben centomila euro con un pericoloso strozzino:
O'Varano. Questi soldi non sono altro che la posta per sedere a un tavolo da
gioco, una partita a porte chiuse di Texas Holdem. Con la sicurezza che si
tratti di una partita truccata, di una vincita sicura, Becchino si lascia
trasportare dal suo amico, ignaro che la realtà sia un’altra. Al tavolo da
gioco siede una banda di abili imbroglioni che in una mano sola si porta a casa
l’intero malloppo. Costretti a dover restituire in brevissimo tempo il grosso
debito, Becchio e Sasà scelgono una strada veloce: rubare un enorme
quantitativo di marijuana dalla casa di un certo Mr. Nice, famoso per la sua
erba al gusto di fragola. Con l’aiuto di Spadino, scaltro scassinatore, mettono
in atto il colpo, ma anche qui qualcosa va storto. Anziché trovare la
marijuana, si ritrovano una casa svaligiata con Mr. Nice imbavagliato e
ammanettato su letto. Qualcuno che ha avuto la loro stessa idea è stato più veloce!
Quel qualcuno si chiama Mr. Grady, un gay col vizio dei cavalli e protagonista
di una delle storie parallele. Costretto anche lui a compiere quel furto per
saldare un violento allibratore. Tutto si complica quando entrano in scena tre
giovani prepotenti guardie, poco inclini alla divisa e molto inclini a quella
che ormai sembra essere la regina della scacchiera: la marijuana. La scoperta
di questa famosa erba al gusto di fragola, li porta in quello che è l’obiettivo
di tutti, ovvero casa di Mr. Nice. Tutte le storie finiscono per amalgamarsi e
fondersi verso un’unica strada, quella che porta ad Amsterdam, dove tra coffee shop e tanti canali della
capitale olandese, si concluderanno le disavventure degli ultimi due personaggi
rimasti.
Andiamoci a prendere la libertà, così recita Becchino nell’ultima scena. Ganja Fiction vuol dire una ricerca
perenne di libertà. Un’incessante fuga da scelte sempre sbagliate, dove le
paure diventano realtà e più di qualcuno ne viene inghiottito. A tener banco
sono i vizi, che come nella realtà, esaltano le personalità dei personaggi,
facendone uscire il loro lato più nascosto, quello più oscuro. Manie sessuali,
debolezze, esaltazioni. Non esistono distinzioni, né buoni né cattivi. Tutte le
emozioni, da quelle positive a quelle negative, passano attraverso un’unica
testimone, impassibile, silenziosa. Una particolare tipologia di marijuana al
gusto di fragola. Il soggetto è di Mirko Virgili, anche regista dell’opera. La sceneggiatura,
di proprietà della Spoilt srl, è scritta da Guido Ludovici.
Le riprese iniziano
nel marzo 2010, comprendono un anno e mezzo di lavoro tra Roma e Amsterdam,
prima di passare alla post audio e video. Il film è stato girato in digitale
con Panasonic HPX171 e Canon 5D. Il costo totale dell’opera è di circa 50 mila
euro, oltre a una formula di co-produzione con la maggior parte del cast
tecnico e artistico. Il titolo stesso rappresenta l’obiettivo principale di
questo film. Ganja Fiction è un
prodotto giovane che vuole parlare ai giovani. L’ingrediente principale, la
marijuana, è in realtà la chiave per riuscire ad aprire una porta resistente e
complicata come quella che può essere l’interesse nei giovani. A condire questi
ingredienti, una selezione di brani musicali, dal reggae al rap, con una
scaletta di nomi di un certo spessore. La Spoilt srl può servirsi come
promozione di una larga e diversificata diffusione di gadget promozionali,
nonché di una capillare rete di passaparola, concentrato in quello che può
essere il target del film. Si avvale peraltro della collaborazione degli
artisti che hanno partecipato nella formula della co-produzione, con interventi
e promozioni ognuno nel proprio campo, eventi, concerti, interviste in tv e
radio. L’apparizione stessa di alcuni personaggi rapper garantisce un certo
tipo di promozione in ambienti difficilmente raggiungibili dai media
tradizionali: Noyz Narcos: noto rapper conosciuto da gran parte dei giovani di
tutta Italia (già nel cortometraggio Ganja
Fiction, la sua presenza ha garantito visite tutt'oggi copiose sul sito web
del corto. Nel film recita un cameo di se stesso all’interno del coffee shop
Greenhouse di Amsterdam); Duke Montana: altro famoso rapper (anche lui nel
cortometraggio); G-Max, rapper dei noti Flaminio Maphia, da tempo sulle scene
del palcoscenico televisivo. Un ruolo importante in Ganja Fiction ce l’ha la musica: musica giovane. Si passa dal
reggae al rap fino ad arrivare alle musiche composte dal maestro Emanuele
Bossi, studiate soprattutto per i momenti di maggiore tensione. per non farsi
mancare nulla, una cover dei Nirvana nel punto principale dell’opera. Vediamo
alcuni gruppi.
Villada Posse: crew
di artisti romani che da oltre quindici anni contribuisce significativamente
alla storia della scena musicale reggae e raffa muffin italiana. Sempre attivo
con serate in tutta Italia e con partecipazioni agli eventi di musica reggae in
tutta Europa.
Lion D: altro
cantante reggae dell'Emilia Romana e della stessa etichetta dei Villada Posse,
nato a Londra e con musiche in lingua inglese giamaicano.
Radici nel cemento:
noto gruppo reggae nato in prossimità del litorale romano conosciuto da gran
parte dei giovani e divenuto famoso non solo a Roma ma in ambito nazionale.
Pmk: nuovo gruppo
reggae proveniente da Pignataro Maggiore, piccolo centro della provincia di
Caserta, nel cuore della Gomorra raccontata da Saviano e proprio dalla loro
terra traggono ispirazione per le loro musiche.
Rasta Ciccio: unica
canzone fatta da questo cantante dal titolo Fumo
tanta erba nota a tutti i giovani dei licei dal 1999 a oggi.
Quartiere Coffee: reggae
band di Grosseto che nell’ultimo anno ha collezionato importanti risultati in
numerose piazze italiana grazie anche al singolo Sweet Aroma e dal suo videoclip, pezzo cantato in lingua inglese.
Noyz Narcos: noto
rapper già citato sopra per il suo cameo nel film.
Per vedere il film in
rete: https://youtu.be/pQTxcFKHmSs
Il mio cinema, due volte a settimana lo trovi su Futuro Europa:
http://www.futuro-europa.it/dossier/cineteca
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