giovedì 15 ottobre 2015

Italian gigolò (1999)

di Ninì Grassia

 
Regia: Ninì Grassia. Soggetto e Sceneggiatura: Ninì Grassia. Fotografia: Luigi Ciccarese. Montaggio: Alessandro Perrella. Musiche: Ninì Grassia, Aldo Tamborelli. Scenografia e Costumi: Laura Cavallito. Casa di Produzione: Produzioni Associate Cinema e Televisione. Distribuzione: Produzioni Associate Cinema e Televisione. Genere: Thriller/Erotico. Durata: 86’. Interpreti: Roberto Farnesi, Eleonora Vallone, Pascal Persiano, Patrizia Prelle, Donatella Parpagiola, Paola Ambrosoni, Argia Bignami, Loredana Bontempi, Alessandra Liuzzo, Francesco Lombardi, Elide Marigliani, Giuseppe Pagano, Giovanna Chicco.

 
Italian gigolò è il terzultimo film di Ninì Grassia (Aversa, 1944 - Castel Volturno, 2010), uno dei registi - artigiani più prolifici e meno considerati del nostro cinema. Musicista sociologo in prestito al cinema, agente teatrale e cinematografico, soggettista, sceneggiatore, produttore e organizzatore di concerti. Debutta come regista nel 1978, lanciando Marisa Laurito ne La pagella. Inventa il personaggio di Nino D'Angelo in funzione post meroliana e lo guida in alcuni film di buon successo: Celebrità (1981), L’Ave Maria (1982) Lo studente (1983). Fa di tutto, abbastanza male, ma di tutto: commedie, erotici, film per ragazzi, thriller, prodotti indefinibili. Gira pellicole con pochi soldi e in breve tempo per mercati in espansione e per il cinema commerciale statunitense. Scrive e produce a ritmi forsennati senza badare alla qualità, lasciando 43 pellicole, fino a Il lattante (2003), ultimo lavoro del suo ricco palmares.


Italian Gigolò è un thriller erotico che produce, scrive e sceneggia - imitando in maniera spudorata American gigolò (1980) di Paul Schrader con Richard Gere -occupandosi persino delle musiche. In breve la trama. Il giovane Alessio (Farnesi), bello e ben dotato, è un gigolò al servizio di ricche signore, un giorno conosce la stilista Roberta (Vallone), che lo assume come modello nella sua azienda. In realtà continua a fare il gigolò e si porta a letto una serie di donne tra le più brutte mai viste nel cinema erotico italiano. Alessio conosce in azienda l’indossatrice Corinne (Prelle) e se ne innamora, ma lei è la donna di un mafioso e paga con la morte la relazione con il ragazzo. Finale assurdo, assassino scoperto sin dall'omicidio, da quanto è risibile la trama gialla, erotismo ai minimi termini, sembra cinema porno tagliato. La pellicola esce con divieto ai minori di anni 18 in un periodo di crisi epocale del cinema. Ancora oggi passa spesso a notte fonda su AB Channell e su quel che resta delle vecchie antenne libere. Ninì Grassia si è sempre vantato di aver scoperto e lanciato nel mondo del cinema Roberto Farnesi, un bello da fotoromanzo che in questo film si sforza di imitare Richard Gere in pose e atteggiamenti. Farnesi somiglia molto al divo statunitense, a parte le capacità recitative, quindi l’operazione non risulta difficile. Non è che Farnesi dopo questa esperienza abbia fatto sfracelli tra cinema e televisione, ma certo ha migliorato non poco la sua visibilità, anche se in Italian gigolò ottiene il primo posto sul manifesto con tanto di immagine a tutto campo.


Eleonora Vallone - figlia di cotanto padre -  interpreta uno dei suoi ultimi ruoli e dimostra una volta di più che il cinema non è il suo mestiere e che certe attitudini non sono trasmissibili per via ereditaria. Non è più una ragazzina, tra l’altro,  si intravede seminuda in una rapida sequenza, poi si riveste e assume le sembianze della donna manager. Tra le attrici - se così possiamo chiamarle - citiamo Loredana Bontempi (pornostar), Elide Marigliani (copertina su Playboy del giugno 1995) e Giovanna Chicco. Doppiaggio orribile.


Attori improponibili. Sceneggiatura paragonabile a uno scolapasta da quanto è piena di buchi e di assurde scelte narrative. Sequenze softcore più comiche che erotiche. Location poverissime, colonna sonora riciclata da La puritana (1989), sempre di Grassia. La cosa più bella è il finale, che merita la visione per la stupidità assoluta, da premio Oscar al contrario, come la cosa peggiore vista al cinema negli anni Novanta. Girato tra Palinuro e Roma, fa parte di un cospicuo numero di film erotici curati da Grassia dal 1987 al 1999. Non sono cose che tolgono il sonno ai nostri critici, ma c’è una grande confusione sulla data di realizzazione di questo film tra 1989 e 1999. Confermiamo che è stato realizzato nel 1999.

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